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MAROCCO: UN CAMMINO CONSAPEVOLE PER L'ALTO ATLANTE


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ALTO ATLANTE, CON I BERBERI DELLA MONTAGNA

Dal 5 al 12 agosto 2020

Trekking sui monti dell’Alto Atlante, catena montuosa a poche ore da Marrakech, che divide nettamente il Marocco tra nord e sud.

Un’esperienza di immersione completa nella natura e nel silenzio, che ci consente di ascoltare il nostro respiro, le nostre emozioni e percepire che ciò che ci circonda in quel momento ci appartiene, che siamo parte di questa piccola frazione di Marocco che ci accoglie, ci stupisce, ci insegna che si può vivere anche così. La differenza ci incanta, ci illumina e dona un’immagine che resterà nei nostri occhi.

Un’esperienza olistica, una camminata consapevole che mette alla prova la nostra resistenza.

Un’altro viaggio di trasformazione che offre Holiram in cui si entrerà a contatto diretto con usi e costumi locali grazie a incontri diretti con le popolazioni del posto.

Lasciando Marrakech incontriamo nel nostro avvicinamento alla montagna più alta del Marocco, panorami incantevoli, spazi assoluti, una natura generosa che ospita umili abitazioni in terra e roccia, abitate da un popolo laborioso e radicato alla propria terra, villaggi dal sapore antico.

Saremo accompagnati da un’abile guida di montagna e ciascun partecipante avrà al suo fianco un asino che si potrà cavalcare per alleviare la fatica della marcia.

Verremo a stretto contatto con la popolazione berbera di montagna e ne scopriremo cultura e tradizioni locali.

Cenni sul popolo Berbero

Fino a qualche decennio fa la regione dell’Alto Atlante e la sua popolazione Berbera erano quasi completamente isolate.

Negli anni venti vigeva un sistema di tipo feudale, basato sul controllo di tre colli principali da parte di clan familiari chiamati i “Signori dell’Atlante”. Nel 1933 il Pascià di Marrakech , il Glaoui,  prese l’intero controllo della zona.

Oggi la regione è sotto controllo ufficiale del governo basato su un sistema di Caid locali, ma in molti villaggi il ruolo dello Stato è quasi irrilevante e visitando queste zone di villaggi berberi, ci si rende conto della cultura totalmente diversa rispetto alle grandi città.

I Berberi dell’Atlante, gli abitanti originari del Marocco, non hanno mai adottato la versione ortodossa dell’Islam, né la lingua araba è riuscita a soppiantare i dialetti indigeni.

La musica e le danze ahouache cui partecipano sia gli uomini che le donne, sono uniche, come pure l’architettura dei villaggi con case costruite in pietra e argilla arroccate sui pendii rocciosi, gli Agadir, granai fortificati e le Kasbah, che continuarono a fungere da castelli feudali per difendere la comunità fino al XX secolo. Le donne Berbere dell’Atlante non indossano il velo ed hanno uno status molto più elevato delle loro controparti rurali delle pianure e del nord. Svolgono gran parte del lavoro pesante: lavorano i campi, si occupano del bestiame e trasportano carichi enormi di legna e provviste.

Supervisore HOLIRAM: Michela Tamiazzo, referente a Padova dello Yoga educativo, Kryabahn attiva nella Srf e Master Gong

Referente in loco HOLIRAM: Paola Pantano

Organizzazione Tecnica: Petrarca Tours

PROGRAMMA DEL VIAGGIO

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partenza 5 agosto treviso - marrakech 20.35-23.10

ritorno 12 agosto marrakech - treviso 15.50-20.20

1° giorno | 5 agosto: Treviso - Marrakech

Partenza dall’aereoporto di Treviso alle ore 20.35 con arrivo a Marrakech previsto per le ore 23.10, accoglienza in aeroporto e trasferimento in Riad. Pernottamento in Riad. Si prevede la cena prima della partenza dall’Italia.

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2° giorno | 6 agosto: Marrakech - Asni - Imlil

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Partenza da Marrakech ore 9.30, lasceremo il Riad dopo la colazione, per intraprendere il nostro viaggio tra le montagne dell’Alto Atlante, tra i villaggi berberi passando dalle Gole di Moulay Brahim ed il villaggio di ASNI per poi raggiungere IMLIL, nostro punto di partenza per le escursioni giornaliere e località ove per tre notti alloggeremo in una struttura alberghiera di montagna chiamata Gite d’Etape.

Breve visita al villaggio di Asni che raggiungeremo dopo circa 2 ore da Marrakech. I pendii boscosi sopra Asni sono dominati da una scarpata rocciosa, sull’Altopiano di Kik. In primavera/estate una passeggiata in questa zona è una delizia, grazie alla distesa di fiori alpini e panorami incantevoli. Non appena ci si allontana da Asni la strada inizia ad inerpicarsi, mentre sotto si apre la vallata dell’Oued Rhirhaia, i piccoli villaggi sono arroccati gli uni sugli altri sui pendii scoscesi. Raggiungibile in un paio d’ore da Marrakech Imlil ci trasporta in un altro mondo, netta è la differenza tra ciò che i villaggi di montagna offrono ed il contrasto con la vicina Marrakech. A Imlil 1740 m l’aria è diversa, i sentieri si ramificano in tutte le direzioni, è un paesaggio sorprendentemente incantevole, il punto di partenza per raggiungere l’alta cima del Toubkal.

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Le modeste case berbere, rosse come il terreno ove alloggiano, sono costruite in terra e pietra, arrampicate sui pendii della montagna, sembrano un tutt’uno con la stessa. La popolazione locale si distingue dagli abitanti della città, le donne indossano vesti sgargianti, lavorano incessantemente la terra, i bambini, spesso pascolano il bestiame fin da piccoli. Da Imlil si sale al Tizi ‘N Tamatert 2272 m che raggiungiamo in circa 3 ore di marcia o a dorso di mulo, circa 500 m di dislivello; siamo circondati da paesaggi agricoli che si susseguono ai fianchi della vallata ed a cui la popolazione residente si dedica, con terrazze irrigate da sistemi di canalizzazione dell’acqua. Siamo nei pressi del massiccio del Toubkal, un’area che raggruppa le cime più elevate dell’Alto Atlante, meta obbligata degli appassionati di montagna. Dall’alto si può godere di incantevoli vedute della cima del JEBEL TOUBKAL, la montagna più elevata del Nord Africa 4167 m e sulla vallata di Tacheddirt.

Pranzo in Gite dove alloggiamo.

Nel pomeriggio si potrà visitare una o più abitazioni, abitate dalla locale popolazione berbera, al villaggio di Imlil, e saremo testimoni con i nostri occhi della  grande arte berbera della tessitura di tappeti.

Attività tramandate da generazione in generazione, a cui si dedicano le donne berbere che con grande abilità esprimono arte, sentimenti e testimonianze della vita quotidiana e non da meno esprimono sogni per il loro futuro attraverso i disegni riportati sui tappeti.

 Cena e pernottamento in Gite d’Etape ( albergo/rifugio) presso IMLIL :DAR ADOUS O DAR IMPERIAL.

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3° giorno | 7 agosto: Imlil - Tizi N Zik - Imlil

Dopo la colazione si intraprende l’avvicinamento al Tizi N Zik 2520 m, 5 ore circa di marcia o a dorso di mulo (andata e ritorno), 700 m di dislivello. Un cammino con belle viste panoramiche conduce al colle Tizi N Zik. Pranzo lungo il percorso, trasportato dai muli di servizio e  preparato dal personale in appoggio. Si gode di un bel panorama sulla Valle di Imlil, l'Oukaimadem e la Valle del Tizi Oussem, con un magnifico contrasto tra il verde lussureggiante delle vallate e le montagne aride al di sopra. 

Rientro in Gite nel pomeriggio.

Avremo l’opportunità di fare una esperienza culinaria, con un laboratorio di cucina per imparare a fare e cucinare il pane tipico della tradizione berbera, con successiva degustazione. Questi momenti di condivisione del loro sapere, ci avvicinano alla cultura locale, ci uniscono in una sorta di intesa con le donne, nostre maestre del momento, ci  rafforzano un sentimento solidale, ci fanno apprezzare ed assaporare usi e costumi. Una sorta di viaggio di trasformazione attraverso l’esperienza di conoscenza della cultura berbera.

Cena e pernottamento in Gite d’Etape: DAR ADOUS O DAR IMPERIAL

4° giorno | 8 agosto: Imlil - Sidi Chamarouch

Ci incamminiamo in direzione del piccolo villaggio e santuario di Sidi Chamarouch (2290 m). 5 ore di marcia o a dorso di mulo (andata e ritorno) e 450 m di dislivello.

Il borgo è adagiato vicino ad una cascatella ed è formato da un piccolo gruppo di casette disordinate, tutte costruite una dentro l’altra. Sopra di noi domina la maestosa cima del monte Toubkal.

L’esigua popolazione gestisce negozi di alimentari per i pellegrini marocchini che vengono a visitare la cappella del Marabutto del villaggio, situato in una gola e raggiungibile attraversando un ponte.

Ovunque in Marocco ed anche nel resto del Nord Africa, si possono incontrare delle piccole costruzioni a cupola, considerate dei santuari di preghiera, dette “Koubba” sono le tombe dei Marabutti, individui  spiritualmente elevati considerati dei santi, le Koubba dette anche Marabut sono diventati dei centri di culto, luoghi sacri, mete di molti pellegrinaggi. Talvolta nei pressi di una Koubba viene eretta una Zaouia, luogo di culto dedicato all’insegnamento religioso ed istituzione educativa alternativa all’istruzione ufficiale impartita dalla madrasa, ossia scuola coranica cittadina. Alcuni Marabutti divennero quasi una minaccia per le autorità urbane, i culti rurali si estesero sempre più e si dice fossero dei discendenti del Profeta Maometto.

Pranzo preparato dal personale in appoggio e consumato in un tranquillo angolo della vallata.

Nel pomeriggio, al nostro ritorno in Gite,  sperimenteremo l'esperienza dell'Hammam, tipico bagno turco di vapore, con una successione di ambienti dal più freddo al più caldo e una scorta infinita di acqua calda e fredda da  prelevare con dei secchielli, un ripetersi di frizioni saponose e risciacqui tanto da permettere alle impurità della pelle di trasudare dai pori e poter essere rimosse con l’ausilio di un guanto massaggiante,  un rituale rilassante e benefico,caratteristico delle tradizioni berbere.

Molti utilizzano una pasta a base di sapone ed olio di oliva, chiamata “savon beldi” ossia sapone autoctono o un fango fine, chiamato “ghassoul” da usare al posto dello shampoo. L’hammam per la popolazione locale è inoltre un luogo di ritrovo sociale, oltre che un momento da dedicare alla cura del proprio corpo, alla bellezza ed al relax. Spesso le donne  utilizzano questi momenti di socialità anche per decorare le proprie mani e piedi con l’Hennè, dedicandosi a vicenda alla pratica di quest’arte a cui anche noi potremo partecipare.

Cena e pernottamento in Gite.

5° giorno | 9 agosto: Ouirgane - Marigha - Imarereghan - Tinzert

Trasferimento alla regione di Ouirgane che offre splendida vegetazione, colline di terra rossa e boschi di pini. 3 ore di marcia o a dorso di mulo tra le foreste ed i villaggi berberi. Visita di alcuni villaggi berberi situati sulle colline. Villaggio Marigha 1200 m, si prosegue per Imarereghan, caratterizzato dai suoi frantoi in pietra e Tinzert.

Cena e pernottamento in Gite d’Etape a Ouirgane: Riad Diwane.

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6° giorno | 10 agosto: Tikhfirst - Ouirgane

Avvicinamento all’interessante villaggio di Tikhfirst abitato un tempo dalla comunità ebraica dove arriveremo dopo 2 ore di marcia o a dorso di mulo, 4/5 ore di marcia o a dorso di mulo in totale andata e ritorno. 

Qui faremo il secondo laboratorio di cucina ed apprenderemo i segreti della preparazione del Tajine, piatto tipico della cucina marocchina presso una famiglia berbera dove avremo modo di vivere un’esperienza di condivisione della loro semplice vita ed accogliere l’ospitalità che ci viene offerta all’interno della loro abitazione.

Ritorno ad Ouirgane per cena a base di Mechoui, montone cotto sulla brace e pernottamento in Gite d’Etape con festa serale, ascolteremo le musiche ed i canti tradizionali berberi al suono dei tabla.

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7° giorno | 11 agosto: Talaa ‘N Yacoub - Tin Mal - Marrakech

Dopo la colazione, si lascia Ouirgane fino ad incontrare il villaggio di TALAA ‘N YACOUB, che un tempo fu centro del potere della tribù Goundafa che rivaleggiò con il Pascià di Marrakech, il Glaoui, per il controllo del sud del Marocco. Talaa ‘n Yacoub ospita la kasbah Goundafi, che mostra numerose tracce del recente passato feudale del Paese, situata su una collina che domina il villaggio. Costruzioni originarie del XIX e XX secolo. Visita alla Kasbah Goundafi. Le Kasbha si trovano in tutto il sud Marocco, dette anche tighremt in berbero, sono delle case fortificate erette per la famiglia dominante. Si tratta di strutture massicce costruite in pisé, fango e argilla. Tipica delle popolazioni berbere é un’architettura monumentale con ornamenti a motivi geometrici incisi sulle mura esterne e sulle facciate delle torri.

Proseguendo in direzione di Marrakech incontreremo l’affascinante Moschea di Tin Mal, un bell’edificio di grande importanza architettonica e storica, costruita su una spianata tra terrazze ed uliveti.

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E’ isolata in una zona lussureggiante e le rosee cime dell’Atlante fanno da sfondo ai suoi archi. Ristrutturata e riaperta di recente la moschea domina il villaggio di Tin Mal. Fu ultimata intorno al 1154 e costruita come scuola coranica ed in parte come mausoleo di famiglia.” Tinmil” significa scuola nella lingua berbera. Ben fortificata funse anche da luogo difensivo in quanto, dall’inizio del regno Almohade, Tin Mal conservava il tesoro di Stato. Oggi è possibile vedere solo parte della fortificazione dell’intera città almohade, nella quale abitarono ventimila berberi, prima che venisse saccheggiata e distrutta nella conquista Meridine del 1276. Dal punto di vista architettonico Tin Mal offre l’occasione di visitare gli interni tipici almohadi anche a chi non è musulmano. La maggior parte del tetto è crollato e due torri dei padiglioni sono scomparsi, ma il Mihrab, luogo di preghiera, e gli archi interni sono ancora intatti.

Sull’altopiano del KIK incontreremo una diga che sbarra il corso dell’oued (fiume) Nfiss che forma il lago artificiale di Lalla Takerkoust, molto bello il panorama sulle terrazze coltivate e le montagne dagli strati di diversi colori. Proseguiamo in direzione Marrakech e pochi Km prima della città troveremo il Deserto di Agafay, paesaggio lunare non privo di fascino, a 20 km da Marrakech. In queste aride colline dall’aspetto desertico potremo ammirare il tramonto e provare l’esperienza di una passeggiata a dorso di dromedario.

Arrivo a Marrakech, trasferimento in Riad, cena e pernottamento in Riad Omar.

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8° giorno | 12 agosto: Marrakech - Treviso

Dopo la colazione, alle ore 9 circa si lascia il Riad per una breve visita alla città di Marrakech, denominata la città rossa per i suoi colori, le sue mura che al tramonto si illuminano di un rosso acceso, che esprime con la sua vitalità, luci e colori, il Marocco nel suo insieme. Un Intricato dedalo di piccole strade, mercati e monumenti storici, in antitesi con la città nuova, Gueliz, evocano l’antico ed esprimono al tempo stesso la modernità. Si visiterà la caratteristica Medina, souk artigianale diviso per settori in base alle distinte tipologie merceologiche, la famosa Piazza Jemaa el Fna, una grande piazza ricca di vitalità che ad ogni ora del giorno ci incanta con le sue particolari attrattive, incantatori di serpenti, cantastorie, acrobati, giocolieri, guaritori, estrattori di denti, musicisti ed ogni genere di artisti di strada. 

Jemaa el Fna si anima particolarmente nel tardo pomeriggio, ma ugualmente a tutte le ore del giorno si può apprezzarne il suo fascino. Pranzo in un piccolo ristorante affacciato sulla piazza.

Alle ore 13 circa trasferimento all’aeroporto Menara di Marrakech. Ore 15.50 prevista la partenza con arrivo all’aereoporto di Treviso alle ore 20.20.